Soluzioni per ridurre gli accumuli di carica elettrostatica negli impianti di produzione

Quando l’elettricità statica si accumula in materiali neutri come plastica e vetro si verificano inconvenienti piuttosto spiacevoli che hanno luogo soprattutto in ambito industriale. Questi inconvenienti causano produzioni di scarti che danneggiano i livelli di produttività oltre a certi pericoli per gli operatori che saranno esposti al rischio di prendere delle scosse. Ecco perché le aziende adottano sistemi detti “antistatici” capaci di abbattere le carriere elettrostatiche durante le fasi di lavoro.

Materiali neutri e cariche elettrostatiche

Stampaggio, packaging e tantissime tipologie di lavorazioni industriali richiedono l’utilizzo di materiali neutri che si caricano elettricamente. Questo fenomeno avviene durante attriti e sfregamenti, tipici di processi come gli avvolgimenti nelle pellicole plastiche. Ecco perché oltre all’utilizzo di materiali antistatici per l'industria è necessario mettere in pratica soluzioni che evitino sprechi, rallentamenti e qualsiasi altro tipo di problema correlato al fenomeno dell’accumulo di cariche elettrostatiche.

Le barre ionizzanti

Tra questi vi è l’installazione delle barre ionizzanti, sistemi che prevengono interruzioni e rallentamenti dei macchinari così come la generazione di elettricità statica che potrebbe scaricarsi sugli operatori.

Le barre prevengono il danneggiamento dei materiali, l’aumento degli scarti di produzione e l’innesco di pericolosi incendi causati da polveri e vapori. Senza contare che le barre ionizzanti prevengono anche il sollevamento delle polveri attratte sui materiali e sulle macchine che, in caso di lavorazione di alimenti, potrebbero mandare all’aria interi lotti produttivi.

Rilevatori di cariche

Chiaramente le barre ionizzanti non sono l’unico sistema disponibile tra le soluzioni anti-cariche elettrostatiche. Ad esse si aggiungono tutta una serie di rimedi fondamentali per prevenire e neutralizzare tale fenomeno con la massima efficacia.

Tra questi ci sono i rilevatori di cariche elettrostatiche, dispositivi portatili che individuano le cariche elettriche su macchinari e materiali e che permettono di analizzare anche le prestazioni dei motori elettrici a corrente alternata e a corrente continua.

Pulizia e igiene

Ci sono poi i sistemi di pulizia per componenti 3D, macchinari pensati per rimuovere residui in modo più approfondito rispetto alla pulizia manuale. Questi sistemi ionizzano i componenti rimuovendo le contaminazioni e migliorando in modo significativo i livelli della produzione.

Per non parlare dei sistemi di risciacquo, essenziali nell’industria alimentare e delle bevande, che permettono di unire la potenza ionizzante a quella di flussi d’aria potenti per risciacqui a risparmio energetico che ottimizzano le pulizie riducendo i costi dell’approvvigionamento dell’acqua ed eliminando l’impiego di sostanze chimiche.

Il sopralluogo dell’esperto per trovare le migliori soluzioni

Nelle industrie manifatturiere, invece, gli accumuli di carica elettrostatica e le contaminazioni del prodotto causano notevoli quantità di scarto. Questi fenomeni danneggiano i bilanci aziendali, arretrano la produzione e contribuiscono a peggiorare anche la qualità dei macchinari produttivi.

Ecco perché sul mercato sono disponibili anche numerosi sistemi di pulizia capaci di migliorare le performance al netto dei consumi energetici e degli sprechi di manodopera, risorse e tempo.

Il miglior modo per iniziare a produrre in modo efficiente ed ottimizzato è quello di ingaggiare un esperto capace di produrre un piano di controllo di produzione che assicuri il mantenimento di standard elevati. Questo piano di controllo principia con l’analisi dei materiali e delle lavorazioni per poi passare in rassegna la misurazione delle cariche elettrostatiche presenti negli ambienti di lavoro. Dopo l’installazione di rimedi anti-accumulo come la barre ionizzanti il piano di controllo della produzione prevederà un monitoraggio costante che analizzi le prestazioni.