Il registro di scarico e carico dei rifiuti: di cosa si tratta?

Questo registro altro non è che un documento ufficiale finalizzato ad avere al suo interno tutti i profili qualitativi e quantitativi dei rifiuti che vengono realizzati e gestiti da una qualsiasi attività. Insieme al formulario permette una corretta tracciabilità dei rifiuti, del loro invio e recupero, nonché dello smaltimento, consentendo alle autorità di realizzare correttamente la line-time del rifiuto. All’interno del DM 148/1998 sono inseriti i due modelli che consentono alle autorità preposte la corretta ricostruzione della vita di qualsiasi rifiuto. All’interno di questo registro devono essere presenti due tipologie di operazioni: da un lato devono essere segnalati tutti i movimenti di carico legati al momento in cui il rifiuto viene prodotto, mentre dall’altro devono essere segnalati tutti i movimenti di scarico, correlati al momento in cui il rifiuto viene attribuito al trasporto e all’autorizzazione del recupero e dello smaltimento.

La tenuta del registro: come deve avvenire?

Tutti i registri devono essere correttamente numerati e vidimati direttamente dalla camera di commercio della provincia di riferimento in cui si trova la sede dell’attività, inoltre devono essere segnalati sulla base delle procedure e delle modalità dell’IVA. Relativamente alla conservazione del registro, questa deve fare riferimento al DPR 445/2000 e alle relative regole tecniche decise direttamente dalla Deliberazione CNIPA.  Tutte queste regole permettono da un lato di eliminare il supporto della carta attraverso un percorso di trasporto della carta fino ad un altro supporto capace di scansionare. Dopo questa fase, il registro cartaceo viene costituito da 100 pagine e, ognuna di queste pagine, viene suddivisa in 5 diverse colonne, tenendo ben a mente che ogni tipo di annotazione legata al carico e allo scarico devono far riferimento ad uno specifico CER, nonché ad un formulario.

L’ultima colonna del registro: la sua compilazione

La maggior parte degli errori avviene nel corso della compilazione dell’ultima colonna, uno spazio dedicato ad importanti note integrative. All’interno di questa colonna infatti possono essere segnalate correzioni affinché si possano evitare noiose cancellature. All’interno del DLGS 152/2006, all’articolo 190, il registro viene mantenuto dalle imprese che compiono attività finalizzate allo smaltimento e al recupero e deve avere al suo interno delle informazioni relative:

  • La data del momento in cui il carico e lo scarico avvengono, insieme al trasporto impiegato;
  • La metodologia del trattamento realizzato;
  • La quantità, l’origine e i caratteri legati alla destinazione dei rifiuti.

Il registro carico e scarico rifiuti si rivela dunque un’importante strumento all’interno del monitoraggio dei rifiuti e, grazie a Nova Ecologica, attività ambientaliste e prevenzione ambientale vengono continuamente svolte nella prospettiva di una salute migliore per il pianeta.