Anche se l'inflazione sembra avere rallentato la sua corsa (attualmente, secondo i dati Istat, sembra essere tornata ai livelli dello scorso marzo), sempre più italiani sono portati a interrogarsi sulla gestione del proprio patrimonio.
Durante la pandemia, la propensione al risparmio si è confermata come una delle caratteristiche principali del modo di vivere italiano. Tuttavia, l'aumento dell'inflazione, che è seguito allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e ha portato ad un incremento dei prezzi in quasi tutte le categorie di spesa, sta portando questa tendenza al suo massimo storico.
Questo è quanto emerge da un'analisi condotta da ConfrontaConti.it, il portale italiano che confronta tutte le offerte e le tariffe dei conti correnti presenti sul mercato.
Italia: grandi investimenti in aumento
L'Osservatorio di questa piattaforma online ha analizzato i dati raccolti da gennaio 2011 ad agosto 2022, evidenziando un cambiamento significativo che coinvolge soprattutto le persone sopra i 40 anni.
Coloro che scelgono di investire i propri soldi lo fanno vincolando somme più o meno consistenti al fine di accedere a tassi di interesse vantaggiosi. Le numerose offerte presenti nel settore, sia bancario che assicurativo, stanno contribuendo ad aumentare l'interesse per il mondo degli investimenti.
Come investire?
La decisione su come investire, sia nel breve che nel lungo periodo, è influenzata spesso sia dalla paura di perdere valore della liquidità a causa di tassi d'inflazione elevati, sia dalla preoccupazione che la propria pensione subisca una svalutazione.
Pertanto, diventa sempre più importante saper leggere i consigli sugli investimenti, applicandoli in modo oculato, valutando attentamente tempi e necessità individuali e affidandosi agli esperti, prima di investire.
La tendenza registrata dall'Osservatorio, tuttavia, offre un quadro ottimista: sebbene la percentuale di investimenti a breve termine sia drasticamente diminuita rispetto al primo semestre del 2020, lo studio dimostra che questo comportamento va in realtà interpretato in modo positivo. Aumenta infatti la propensione a investire somme di denaro più consistenti (anche oltre i 50.000 euro) e per periodi di tempo più lunghi (oltre i 36 mesi).
Questo cambiamento di rotta sta portando gli investitori a passare dai semplici Conti Deposito a piani di investimento più strutturati offerti dalle compagnie assicurative, come i piani pensionistici o gli ESG (Ambientale, Sociale, Governance), con livelli di rischio che vanno dal più basso al più alto, in base alle esigenze e agli obiettivi finanziari personali, consentendo a qualsiasi tipo di portafoglio di accedere al mondo delle finanze e del risparmio in modo ponderato. Ciò può essere decisivo per permettere anche a chi intende investire piccola entità di denaro (inferiori a 5.000 euro) di tutelare i propri risparmi.
Tutto ciò si traduce in una pratica positiva: la consapevolezza degli italiani riguardo alle proprie possibilità economiche e alle opportunità di investimento sta spingendo molti a rivalutare il mondo degli investimenti come strumento di difesa del proprio patrimonio.