La Sterlina d’oro, la storia da Enrico VII ad oggi

La Sterlina d'oro, chiamate Gold Sovereign in Gran Bretagna, fu coniata per la prima volta da Enrico VII ed ancora oggi compare fra le produzioni del Regno Unito.
Nonostante non portasse un valore facciale, veniva intesa come una sterlina e aveva impresso il ritratto di Enrico VII che era accomodato sul suo trono da un lato, mentre il simbolo della casata dei Tudor (la rosa) dall'altro lato. La sua purezza in oro era stimata, per questo specifico pezzo, di 23 carati, per un peso complessivo di 15,6 grammi, corrispondenti a mezza oncia.
Negli anni successivi la produzione passò sotto il comando di Enrico VIII, che la ridusse a 22 carati.
Nel corso degli anni il peso della sterlina d'oro diminuì fino ad essere stabilito, nel 1816, attorno ai 7,32 grammi che conosciamo anche oggi.

Con l'alternarsi delle figure monarchiche, in Inghilterra furono coniate anche tagli da 5 e 2 sterline.
Nel periodo che va dal 1604 al 1836 vi fu un'interruzione nella produzione di questa particolare sterlina, che fu sostituita in ordine dalla Unite, dal Laurel e dalla Ghinea.
Fu la Regina Vittoria, nel 1837, a volere che la produzione ricominciasse e, in quel particolare periodo, venne modificato il lato raffigurante lo stemma dei Tudor, che fu sostituito dalla figura di San Giorgio che uccide il drago, ad opera di Benedetto Pistrucci, un incisore italiano.

Questa particolare sterlina fu prodotta fino all'inizio della Prima Guerra Mondiale, cioè fino all'uscita del Regno unito dal Gold Standard. La coniazione avvenne, successivamente a questo periodo, solo a Bombay, Ottawa, Pretoria e in alcune città australiane.
Nel secondo dopoguerra e più precisamente nel 1957 fu ripresa la produzione di queste sterline, per porre rimedio alle coniazioni false da parte di Italia e Siria, che si stavano diffondendo nel mondo.
Nel 2000 Elisabetta II riprende la produzione alla Royal Mint nel Galles modificando nuovamente l'aspetto: rimane l'effige di San Giorgio che uccide il drago, mentre l'altro lato è destinato al quarto ritratto della stessa regina Elisabetta II, per questa ragione questa moneta prende il suo stesso nome.

Le caratteristiche di produzione, che avviene sotto stretta sorveglianza della polizia inglese, sono: la purezza rimane stabilita in 22 carati; il peso è di 7,98 grammi per un contenuto di oro puro pari a 7,32 grammi.
Il prezzo delle Sterline d’oro, che non è di certo prodotta per la circolazione, è basato su quello interpretato dalla quotazione dell'oro puro e varia, quindi, in base al periodo che viene preso in considerazione.
In ogni caso, la Sterlina d'oro, rimane uno degli investimenti preferiti da chi ripone nell'oro le proprie facoltà di guadagno.