Chi vuole fare digital marketing ad alti livelli non può non conoscere alcuni concetti importanti. Tra questi vi è senza dubbio quello di SEO, che si lega indissolubilmente anche ai contenuti pubblicati sul blog aziendale. Vediamo dunque in cosa consiste questa importante strategia e come applicarla al meglio.
Indice dei paragrafi:
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Seo e blog: due concetti che viaggiano insieme
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Strategie seo per il blog: on page e off page, qual è la differenza?
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Attenzione alle immagini: anche queste vanno ottimizzate
Seo e blog: due concetti che viaggiano insieme
Il blog non è altro che un diario online. Naturalmente si tratta di uno spazio che, proprio perché si trova in rete, deve essere costruito secondo i criteri del web. Poco importa se il blog è pieno di buoni propositi e passione se poi nessuno legge gli articoli. Quando si parla di seo blog quindi, si intende l’insieme delle strategie finalizzate all’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Il blog può essere uno spazio a sé stante o far parte di un sito aziendale. In entrambi i casi però i due concetti devono sempre viaggiare insieme. Lo scopo è fare in modo che Google, indicizzando il blog, lo reputi talmente utile e di qualità da promuoverlo (appunto ottimizzandolo). In questo modo quando un utente farà una ricerca digitando nella barra una certa frase, il blog ottimizzato comparirà nei primi risultati. Questo naturalmente vale per quello che si chiama traffico organico, cioè non a pagamento. In questa guida seo, analizzeremo in breve le principali strategie da adottare per fare crescere il nostro blog.
Strategie seo per il blog: on page e off page, qual è la differenza?
Quando si parte con un piano editoriale finalizzato al miglioramento della seo per il blog, si deve parlare di seo detta ‘on page’ (anche chiamata ‘on site’) e di quella ‘off page’. Fondamentalmente la differenza sta nel fatto che la prima strategia consiste nelle azioni che si apportano sui contenuti, quelli che poi vengono cercati e cliccati.
Nel secondo caso invece si parla di tutte quelle strategie che comprendono ad esempio le campagne Adwords.
Concentriamoci sulla prima strategia.
Per fare in modo che i motori di ricerca mostrino il proprio blog tra i primi risultati, è chiaro che si deve impostare una serie di parole chiave specifiche. Attenzione però, perché queste non devono o meglio non dovrebbero essere troppo generiche. Se il proprio blog parla di motori, non sarebbe utile in termini di seo scegliere parole chiave come ‘motori’ o ‘automobili’. Il motivo è che la concorrenza da parte di brand importanti sarebbe notevole, e si rischierebbe di venire oscurati. Meglio scegliere altre keywords come ad esempio ‘motori a idrogeno’ o ‘motori elettrici’ così da conquistare una nicchia di mercato più ristretta ma ‘convertibile’.
Per cominciare a scegliere le keywords più adatte si può utilizzare un tool gratuito come Google Trend, o Google Analytics, o in alternativa Google AdWords.
Le parole chiave, un volta scelte, vanno anche contestualizzate.
Questo è il concetto più ampio di seo on page o on site. La kw va messa quindi nei metadati, in modo che Google la possa leggere: il titolo, che poi diventa l’url che compare in rete, la descrizione e i vari sottotitoli formattati, dovranno contenere la parola scelta. Secondo una regola non scritta (ma che funziona) della seo, la keyword andrebbe usata in ogni paragrafo di almeno 100-150 parole.
Certo, va anche contestualizzata. Non avrebbe senso buttare una parola chiave all’interno di una frase che parli di altro. In questo modo si finisce per scoraggiare i motori di ricerca.
Attenzione alle immagini: anche queste vanno ottimizzate
Una cosa a cui non si pensa abbastanza, nell’ottica dell’ottimizzazione seo del blog, sono le immagini. Certo, le si sceglie accattivanti, le si ottimizza a livello grafico, ma spesso si omette il testo ‘alt’, cioè l’attributo alternativo delle foto. Quando si fa una ricerca su un determinato argomento si possono filtrare i risultati anche per immagini. Una foto che contenga nell’attributo alt la parola chiave ottimizza il contenuto allo stesso modo del testo. Ci sono infine dei concetti che dovrebbero essere appuntati, in modo da non scoraggiarsi mentre si costruisce una buona ottimizzazione.
In primo luogo ci vuole tempo: dal momento in cui si mette online un contenuto, possono passare circa 6 mesi prima di vedere i risultati dei propri sforzi. Questo naturalmente a patto che si lavori con costanza. A questo concetto, la costanza, è legato il secondo principio: la qualità. Poiché Google predilige contenuti di qualità da offrire ai suoi utenti, si basa su alcune regole che gli fanno in qualche modo intendere di trovarsi davanti a un articolo ben scritto.
La lunghezza è uno di questi. Un buon articolo si ottimizza se contiene almeno 1200 parole. Poiché per scrivere un testo del genere ci vuole impegno, sarà meglio pubblicare un testo lungo e ben curato una volta alla settimana piuttosto che produrre un contenuto al giorno ma si scarsa qualità. Un altro concetto importantissimo è quello dell’autority. Con questa parola si intende l’autorevolezza che un certo blog si conquista nel web su un determinato argomento. Come si fa per ottenerla? Anche e soprattutto facendo link building, cioè creando una rete virtuosa di blog che puntino al proprio.
Seguendo questi fondamentali ma semplici consigli si potranno già vedere i risultati.